DanceAbility®

Insegnante Laura Banfi

Tecnica di danza e di improvvisazione rivolta a persone con differenti abilità (abili e disabili), sviluppata dal danzatore e coreografo americano Alito Alessi, utilizza i principi di base della Contact Improvisation.

Juri Roverato, danzatore disabile ed insegnante di Danceability che collabora con “Il Cortile” scrive: “Fate i vostri movimenti, solo i vostri, quelli che vi rendono unici e speciali, che vi contraddistinguono dagli altri perché solo voi li sapete fare in quel modo, con quella velocità, con quella carica, con quella presenza. Fate i vostri movimenti per comporre un linguaggio artistico in grado di comunicare qualcosa a voi stessi e agli altri, risvegliando così il vostro intuito.
Solo voi, qualsiasi sia la vostra abilità o disabilità, qualsiasi siano le vostre capacità o incapacità, farete i vostri movimenti, perché solo voi siete in quel corpo, siete quel corpo”.

La Danceability cerca di far danzare ogni persona, cerca di metterla in relazione col proprio corpo, con gli altri attraverso danze improvvisate che assumono spesso l’aspetto di dialoghi comprensibili per tutti.

Danze personali, danze di coppia, danze con le carrozzine, danze di piccoli gruppi, danze di grandi gruppi: tutto questo è Danceability, ma soprattutto emozioni, nuovi modi di guardare se stessi, gli altri e il mondo, nuovi modi di porsi con gli altri. Con la Danceability si raffinano anche i propri sensi attraverso lavori specifici che li potenziano e li esaltano.

E poi… ultimo aspetto, ma senza dubbio uno dei più importanti: il rispetto! Il rispetto per se stessi, per il proprio corpo, per la propria mente e per gli altri. Il coraggio di dire “Per me questo è troppo!”, “Piano, mi stai facendo male!”, “Ehi, fermo, ci sono anch’io”. La scoperta che ci si può fermare o che si può fermare l’altro, nel momento in cui ci si accorge che si stanno superando i propri limiti. Tutto questo non è un’esaltazione della debolezza, anzi è sinonimo di forza e di maturità: se qualcuno non ce la fa, significa che deve trovare altre strade per fare lo stesso percorso, significa che ha la maturità di dire “Ho dei limiti, ma posso farcela anch’io!” Ed è proprio qui che abilità e disabilità si fondono e si confondono: tutti siamo abili, tutti siamo disabili, perché tutti siamo uomini!